


 A. VIVALDI  Antonio  Vivaldi, violinista e compositore (nato a Venezia e morto a Vienna): si hanno  poche notizie certe sulla sua vita, anche perché la sua opera, apprezzata dai  contemporanei, cadde poi nell'oblio e solo poco tempo fa venne nuovamente  rivalutata.
  Venne  ordinato sacerdote nel 1703 e in quel periodo fu nominato maestro di coro e di  violino nel celebre conservatorio dell' "Ospedale della Pietà".
I  maggiori successi, tuttavia, li conseguí a Mantova, a Milano e a Roma;  l'ostilità dei veneziani era probabilmente conseguenza del carattere innovatore  della sua musica, o – forse – della sregolatezza della sua vita.
Il  prete rosso (così fu chiamato, forse per il colore dei capelli, forse per il  colore dei suoi abiti), introdusse - soprattutto nel genere dei concerti -   elementi armonici, melodici e strumentali di largo respiro, con caratteri  a volte simili alla futura sinfonia.
Subì  in parte l'influsso di Corelli, e J.S. Bach apprezzò molto i suoi lavori  (usò suoi temi per rielaborazioni e trascrizioni).
Alla  sua produzione appartengono 78 concerti editi e più di 300 concerti inediti;  sono da ricordare – all’interno della sua sterminata produzione - la nota  serie di 4 concerti "Le quattro stagioni" ed il bellissimo oratorio  "Juditha triumphans", per soli, coro e orchestra. 
  Il  suo linguaggio, in ogni caso, è non solo innovativo, ma aprì effettivamente  nuove strade che resero possibili a molti compositori nuove evoluzioni di  linguaggio e di struttura.